Comunicazione di servizio

Piccolissimo update per smentire le eventuali voci sul mio decesso: sì, sono ancora viva. Acciaccata, abbacchiata, stremata e anche un po’ scazzata, sono riuscita a liberarmi della spada di Damocle (=sessione invernale) che calava sulla mia testa e finalmente posso dedicarmi a ciò per cui sono qui: deliziarvi o disgustarvi, a seconda, con ciò che i fandom di Hunger Games e Twilight (questo forse lo tratterò un po’ di meno, visto che è un po’ sorpassato) hanno da offrire.
Datemi il tempo (ehm, questo messaggio è specialmente per A-Sama — risparmiami l’anatema, plz) di finire i compiti (seh, anche all’università ne assegnano) e cercare qualcosa con cui cominciare, e potrò dare inizio alla mia carriera di criticona rompi-zebedei.
Non vedo l’ora!
A prestissssssimo,
Spiccy

Vecchia Volpona 1/2

Un’altra recensione positiva. Seh, lo so: vi stupisco sempre di più. Il punto è questo: in tanti archivi di fanfiction è facile imbattersi in obbrobri privi di qualsivoglia awesomeness, la vera sfida è trovare qualcosa che vale. Tant’è che ho iniziato una ricerca di diamanti tra letame (che, mio caro De Andrè, non genererà alcun fiore. Almeno non questo letame.). Oggi non mi limiterò a recensire una sola fanfiction ma proprio un’autrice e lo farò addirittura in due articoli. Perché? Perché ogni volta che mi trovavo a pensare “Cazzo, che storia!”, poi notavo che era stata pubblicata da lei, quindi eccoci qui.

Sto parlando di SunliteGirl, su efp. Bando alle ciance ‘ché c’è davvero molto da scrivere e De Gregori con “Il Bandito e il Campione” mi gasa alquanto. (Cosa strana visto che De Gregori neanche mi piace!). Questa nostra brava autrice ha uno stile prima di tutto pulito e sì, lo devo dire: sa impaginare una stracazzo di fanfiction, senza che la gente perda la vista durante la lettura. Questo è importante, almeno per me. Inoltre, detto tra noi, usa NVU (tutta la mia stima se riesce ad usarlo senza sclerare drammaticamente. Io per prima sono vittima di quello strumento del diavolo che si presente dietro le mentite spoglie di NVU.) Tornando alla stile, inizio sempre con il mio elenco:

  • Grammatica: che non è una cosa scontata. Stolti, voi sul serio credete che tutte le storie dei vari archivi siano dotate di almeno una grammatica coerente? NO. Smettetela di sognare. SunliteGirl ha una grammatica davvero eccelsa e perfetta, curata e tanti “Up” per lei che, nonostante i periodi complicati, con un buon uso di grammatica e sintassi, non appesantisce mai discorsi e concetti. Non c’è mai bisogno di rileggere un paio di volte lo stesso pezzo per capirlo. Tanti Awesomissimi Up.
  • Coerenza: stiamo parlando di fanfiction. La coerenza con l’opera originale, focca la bindella (ho deciso di limitare il turpiloquio. Con scarsi risultati, forse.), deve esserci che si tratti di un’AU oppure no. Non troverete mai un personaggio che sia snaturato, anzi, sono tutti maledettamente realistici. Ora, parlando per il fandom di APH, restano realistici ora quando sono trattati come nazioni, ora quando sono trattati come semplici essere umani. Di questo, ne parlerò nello specifico quando spenderò, più tardi, due paroline anche sulle storie che mi hanno colpita di più. Insomma, quello che mi preme dirvi è che andate sul sicuro.
  • Stile: fluido, tormentato al punto giusto, elegante (E-L-E-G-A-N-T-E). Perfetto. Più volte, leggendo le sue storie, mi sono fermata durante la lettura perché è davvero impressionante il modo in cui sei tirata nella storia a vivere, prepotentemente, situazioni dei personaggi ed a condividere i loro pensieri come fossero tuoi. Impressionante a tratti positivamente traumatizzante, in ogni caso.
  • Originalità: questa, non scade mai nell’assurdità. I temi trattati non sono mai triti e ritriti, un problema in cui si può incorrere spesso trattando di personaggi stilizzati come quelli di Hetalia. L’autrice descrive situazioni nuove tenute in piedi da motivazioni forti e valide e, sopratutto, realistiche. Che cosa bella è quando tutto ha un senso? A me piace molto se tutto ha un senso. Ma alla maggior parte del fandom Hetaliano, pare di no. Per dindirindina!

Lo so che parlare in modo astratto, senza prove, può sembrare solo vaneggiamento, quindi, passo a dimostrarvi ogni singolo punto, citandovi alcune delle sue fanfiction. E direi di iniziare dalla prima che ho letto:

  1. Rotten“: lo ammetto, l’introduzione era talmente Angst da essere troppo succulenta per me da poterla ignorare. Inoltre il nostro caro Gilbert ne era il protagonista. Vecchia volpona di SunliteGirl, questa me l’hai messa proprio su un piatto d’argento! Si tratta di un’AU, il nostro amato Gil (o almeno amato da me. Tanto. Ma assai.) è in poche parole un sociopatico, ossessionato dall’amore per un ragazzo che ha soltanto osservato da lontano, tale Lovino (l’altro nostro amato. Almeno da me. Ma assai.), detta così, potrebbe farvi storcere il naso: il Prussia che conosciamo noi non è impacciato, non è il tipo che osserva da lontano annegando in pensieri atipici e controproducenti, non è un reietto. Ma… Non urlate subito all’OOC. Fidatevi, porca paletta. Ecco che, la nostra vecchia volpona, contestualizza il personaggio in un ambiente diverso, una situazione in cui lui è “Niemand”, signor nessuno. Quindi, fermiamoci a pensare: come reagirebbe il Magnifico in queste condizioni? Io penso sul serio che una personalità come quella di Gilbert potrebbe tendere fortemente alla schizofrenia se catapultata in un universo alternativo in cui è costantemente ignorato e preso in giro. Quindi no, non è assolutamente OOC, anche perché durante il suo flusso di pensieri è facile cogliere le sfumature di Awesomeness. Gli argomenti trattati sono pesanti, uno tra tutti, lo stalking: ragazzi miei è reso in maniera stupefacente, sia da parte dello stalker che da chi ne è la vittima. A tal proposito, la vecchia volpona, non si fa mancare proprio niente: anche Lovino è tratteggiato in modo sublime nel suo complesso di inferiorità verso il fratello. Questo Lovino che dipinge, crea, e poi distrugge rovinosamente ogni sua opera. Non voglio spoilerare oltre la trama, dovete leggerla. Vi basti sapere che c’è canon (ed io amo elementi canon sopratutto nelle AU perchè è difficile saperli inserire senza snaturarli.), c’è canon in Gilbert disegnato sulla chitarra del prussiano e nel carattere di Lovino. Questa fanfiction trasuda di perferzione. Una storia di disgraziati con sottofondo musicale di alta levatura, “Nessun Dorma”. Il testo della canzone sembra parte integrante della storia e aumenta il magone e la sensazione di disagio e malinconia. Brava, Vecchia Volpona!
  2. wie das meer“: mi preme fare una piccola premessa, solitamente io evito le GerIta per un semplice motivo, ho iniziato ad odiarle. Feliciano Vargas, l’Italia, è reso sempre come un povero demente, per l’amor di Dio, nell’opera originale è alquanto… distratto, ma nel fandom Hetaliano è diventato proprio il peggior zimbello. Non solo, molto spesso è tracciato come un efebico effemminato che proprioproprioèpiùdonnadimecheccazo! Fatta questa premessa, finalmente, l’Italia, non solo risulta una persona dotata di una mente pensante (e sopratutto funzionante) ma anche uomo, ci prova persino con la segretaria (Dio ti ringrazio, possa tu liberarci dagli uke piangenti ed isterici), tanti Up!  Ludwig è reso divinamente. Io per prima trovo difficoltà a scrivere di Ludwig, essendo un personaggio difficile, da un certo punto di vista: troppo serio, impostato e tuttavia dotato di quelle sfaccettature che possono essere rese solo in modo particolare ed egregio. Ve lo devo dire? La vecchia volpona riesce anche in questo. Sembra di avercelo davanti, questo Germania attanagliato sia da un certo dolore, sia da una certa rabbia. Di cosa parlo? Anche qui il contesto è reso in maniera superba, si parte dal presupposto che, ovviamente, le vite delle due nazioni siano sottilmente cambiate dopo la WWII. Io lo dico che è bello quando le cose hanno un senso. C’è questo crescendo di sentimenti contrastanti derivati da silenzi di parole non dette che è davvero qualcosa di incredibile. Il finale, poi, mi ha fatto scappare la lacrimuccia. A me! Ci rendiamo conto, signori della giuria?! Ci sono quei particolari che distruggono dentro: i flashback intensi, paragonati brutalmente alla realtà di quel momento e della freddezza che intercorre tra Feliciano e Ludwig, scene di alto pathos trasmesse dalla sola descrizione dei gesti. Oh, dovete leggerla e non rompete.

Dunque, nel prossimo articolo, continuerò ad illustrare altre delle sue storie. (Oh, c’è anche una Spamano. Ma vi pare che io possa mancare una recensione alla sua Spamano. Certo che no, subirei l’Anatema dell’Awesomeness da sola), voi, piuttosto, aprite quegli stracazzo di link e leggete. ORA.

In ogni caso, SunliteGirl, vecchia volpona, complimenti vivissimi!
PS: lo ammetto, ho abbandonato il buon proposito di limitare il turpiloquio. Mi dispiace.

L’ingiuriata si palesa

Salve, sono Spiccy.
Ciaaao, Spiccy!
È questo il gruppo di sostegno “Studenti Disperati Anonimi”, dove le pie anime flagellate dagli esami trovano comprensione e aiuto?
AH, illusa! Qui non vi è pietà, o sostegno, o aiuto: né per le matricole in pre-esame, né per le amministratrici ritardatarie.
Uh, mein gott!

E con questo siparietto imbarazzante e frutto del delirio post-studio, finalmente faccio la mia entrata in scena: tanto piacere, io sono Spiccy!
Sì, l’altra amministratrice che la somma Awesomissima-sensei ha già provveduto ad introdurre. Non si è risparmiata amorevoli ingiurie e colpi bassi per farmi sentire in colpa del ritardo, certo, però ha anche scritto cose che corrispondono alla verità.
La prima tra queste, è la differenza nei fandom che frequentiamo, ovviamente.
Detto in tutta sincerità, conosco — aspettate che rileggo il suo post per scriverlo correttamente  — Axis Powers Hetalia solo di fama, non ne ho guardato mezza puntata, né ho presente per bene la trama.
Sono secoli che il mio lato “Spiccy pseudo-otaku/giappominkia” è morto e sepolto, anche se ricordo con un sorriso i bei tempi passati a fangirlare su Naruto (SHIKATEMA È REALTA! ORGOGLIO MOSCHE NERE!), Death Note e altri che, ironia della sorte, proprio non ricordo.

Ed è sempre grazie alla Spiccy giappominkia che ho fatto la mia entrata nel mondo delle fanfiction, nel lontano 2008, anno della mia iscrizione ad EFP.

Nel corso del tempo e con l’affievolirsi del mio attaccamento a tutto ciò che riguarda le opere giapponesi, sono approdata su altri fandom, basati principalmente su saghe letterarie e videogiochi. Quelli di cui ho letto (e talvolta scritto) di più, in definitiva, sono stati Twilight (batto così in bimbominkiaggine la cara Awesomissima-sensei, muahahah!) e Hunger Games, con Assassin’s Creed on the side.
In questa sede, però, mi occuperò principalmente di Hunger Games e Twilight.
Ci tengo a precisare un paio di cose.

Su Twilight: I film li ho aborrati tutti, se non li facevano era meglio; per quel che riguarda i libri, odio Bella (o, come la chiamo io, Tonna) e tutto “l’amore” malsano che la lega a quel calippo glitterato di Edward mi fa vomitare verde (altro che le fanfiction yaoi, come ha affermato Awesomissima dandomi della omofoba!).
Però, sapete quando la mia sensei ha parlato delle fanfiction che fanno rivalutare la saga, tanto sono scritte bene? Ecco, questo è stato il mio caso.
Da fervente esponente del Team Jacob e delusa dalla scelta della Tonna, ho trovato consolazione solo nel leggere e, lo ammetto, scrivere di Bella e Jacob.
E voi non avete idea di che gioellini riserva la parte di EFP dedicata a loro due e a tutto il branco di La Push: io sono (anche) qui per farvelo scoprire. Perché la saga può rappresentare il grado più becero di qualcosa che assomiglia alla letteratura, ma credetemi che anche nella discarica delle saghe più famose qualcosa si salva. Dal letame nascono i fior…
Ah, inutile dire che quelle che fanno sanguinare gli occhi le radierò senza pietà.

Su Hunger Games: Twilight ha dato il via a quello strano fenomeno delle saghe-merchandise, che, a sua volta, ha diffuso l’opinione comune secondo la quale chi legge saghe di cui dopo si girano film è automaticamente un bimbominkia privo di gusto letterario. O almeno, a me è sembrato così.
Per questo, provo sempre un po’ di imbarazzo ad ammettere quanto Hunger Games mi piace e quanto la trovo una saga da leggere. Certo, anche questa ha avuto il suo seguito di storie-copia su realtà distopiche, universi alternativi piegati da tirannie e protagonisti destinati a cambiare le sorti di un’intera nazione; ma, se si ignora tutto ciò, se si guarda esclusivamente al punto di inizio, Hunger Games è un progetto originale e da una morale forte e signitificativa, che va ben oltre al concetto di quanto sia importante trovarsi un fidanzato ad ogni costo. Per il lato puramente romantico della saga, basta cercare le fanfiction su EFP, nella sezione Hunger Games: anche in questo caso, si trovano autentici gioiellini, sia storie che «buon Dio, fare una ceretta inguinale avrebbe fatto meno male!».
In entrambi i casi, ovviamente, non mancherò di segnalare e criticare/osannare.

Bene, ora che ho finalmente scritto questa benedetta presentazione e che, per il momento, sono salva dall’anatema dell’Awesomeness, posso ritirarmi nelle mie stanze… a studiare per il prossimo esame. #unigrama

A presto!

“Il Miele sul bicchiere” di _Frame_

Prima di passare alla recensione de “Il miele sul bicchiere” di _Frame_ occorre che io manifesti una presenza fantasma: spiccy. Spiccy è l’altra amministratrice soggiogata dagli esami che non ci degnerà di una presentazione, per il momento (ti sto facendo sentire in colpa, n’è vero?). Lei si occuperà di fandoms che non mi competono e di pairing che non mi compentono: non potremmo trovarci su posizioni più opposte. (Tranne per qualche sporadica eccezione, vedi: ShikaTema-ma-neanche-tanto-perchè-io-protendo-per-il-Sandcest-lo-so-che-sono-una-persona-orribile.). Io non posso fare a meno di Slash e Yaoi e lei vomita verde se gliele propongo, la stessa reazione che ho io se mi propinano Het! [(Scherzo. Io leggo anche Het, ogni tanto, ma lei è omofoba sul serio!) N’è vero, scherzo anche ora ma si merita ingiurie per quest’assenza reiterata.]

Cosa c’entra tutto questo con la recensione? Tutto. Questa fanfiction è priva di pairing, o quantomeno di pairing palesi e, nonostante, come accennato prima, io viva di Yaoi, questo è un grande punto di forza.

Parliamo del fandom di “Hetalia”: slasher ovunque, tsundere che sembrano zitelle acide, uke che sono più donna di me (ci vuole poco, per l’amor di Dio, eh.) e seme costantemente arrapati e superdotati che persino Akihiko Usami (Junjou Romantica, ignoranti, fatevi una cultura TrashYaoi) alza le mani accettando la sconfitta. Direi quindi che la FanFiction di _Frame_, in questa pseudo Sodoma, merita di avere visibilità e menzione: salva il fandom stesso (che sta cadendo in disgrazia già da molto tempo.).

Andiamo quindi per punti. Perchè leggere (ed amare) questo scritto?

  • La trama: WWII, è storia vera. Storiografia trattata con sacrosanta veridicità e serietà, senza svarioni (spesso dovuti ad Himaruya stesso), senza invenzione di fatti storici per costringere due personaggi ad interagire e/o fornicare. Tanti complimenti a _Frame_ che prima di scrivere s’è informata opportunamente ed ha studiato nel minimo dettaglio le vicende trattandole con infinita perizia di particolari, tanto realistiche da sopperire anche laddove la storiografia ci abbandona lasciando qualche buco. Non per questo risulta noiosa, anzi, questo ci porta automaticamente al secondo punto.
  • I Personaggi: sono le nazioni. Non urlate al “Capitan Ovvio” perchè, credetemi, nonostante ci troviamo nel fandom di Hetalia! non è così ovvio: tralasciando i vari OOC, anche quando non si tratta di un’ AU, è difficilissimo trovare personaggi-nazioni che abbiano una coerenza caratteriale, emotiva e comportamentale in linea con il loro percorso storico. Qui, nazione e persona si confondono e si uniscono in una maniera perfettamente naturale, non solo nella trascrizione dei loro discorsi e dei loro pensieri ma anche nei loro movimenti. (Ed ecco che abbiamo: un Prussia presuntuoso che si muove eccitata per una battaglia con la sicurezza della vittoria in tasca, ora è seduto, ora spia i nemici, ora accarezza Gilbird o un Estonia in agitazione e perennemente ansioso che ora litiga con la radio, ora riprende Lettonia. Insomma, potrei continuare ma dovrei davvero scrivere una recensione solo per i personaggi e poi quale divertimento ci sarebbe nel leggerla?). Altra peculiarità, per quanto riguarda questo punto sono i Diari, collocati o all’inizio o alla fine del capitolo, spazi in cui il personaggio descrive con il monito del senno di poi le vicende appena descritte nel capitolo (o quelle che verranno descritte dopo), sono molto evocativi, la immagini proprio questa nazione, seduta ad un tavolo in legno, illuminata solo da una fioca luce a parlare della propria esperienza, catapultato in qualche documentario od in qualche film d’autore. Davvero emozionante. Come accennato, non ci sono pairing, non manifesti almeno: tutto è su un piano diverso e più alto, più profondo e sopratutto contribuisce a non distrarre il lettore dalla reale protagonista della storia: la guerra. Le vicende storiche sono filtrate anche dai rapporti tra le nazioni e non sono mai descritte o messe lì a caso. Penso che l’assenza di vere e proprie coppie contribuisca a porro l’intero scritto su un livello di narrazione più importante: la storia è la trama reale e non il pretesto per accoppiare personaggi. Non è bellissima questa cosa? Non dovrebbe essere quasi sempre così in un fandom come questo?
  • Ambientazioni: _Frame_ ha una capacità descrittiva praticamente perfetta, non lascia nulla all’immaginazione e si nota, anche in questo, un profondo studio: ci sono descrizioni perfette degli interni-tipo di inizio ‘900, dei telefoni, delle radio, delle città, dell’abbigliamento. Ragazzi miei, è eclatante: l’autrice ha c’entrato il punto, attraverso la città, descrive la situazione emotiva della nazione stessa, è una cosa bellissima ‘chè ci ricorda quanto il confine tra personaggio e patria sia labile in una serie come questa. Vediamo il dolore di Polonia per la sua Varsavia e quello che ci rende più palpabile questo dolore è la descrizione di una città distrutta, di mura fantasma, di scoppi e cenere. C’è Spagna distrutto da una guerra civile e dai bombardamenti: l’autrice descrive la situazione urbanistica in un modo così umano da lasciare senza fiato. Una capacità descrittiva ammirevole con cui anche un girasole può prendere contorni inquietanti se ha parlarne ne è Russia, con cui una bandiera diventa l’involucro fauto di una nazione distrutta o l’interruzione della musica di Chopin rappresenta una fine più straziante di qualunque affermazione.
  • Il Canon: lo scritto è dannatamente canon. Mi chiederete come possa essere canon una fanfiction tanto seria e drammatica se consideriamo Axis Powers:Hetalia! Come la serie demente che è ma… Ragazzi, non sto mica recensendo qualcosa da poco? C’è canon. Canon che non stona per nulla e che è del tutto naturale. Persino Kumajiro, un orso che parla, non stona. Elementi canon come Gilbird, le ripetizioni di Polonia o l’invisibilità di Canada sono presenti e sono introdotti in maniera così abile da amalgamarsi perfettamente. Emblematica è la telefonata di Lituania a Polonia (presenta anche nella serie) resa in maniera impeccabile senza snaturare per questo nessuno dei due personaggi. C’è da inchinarsi, eh! Mica pizza e fichi!

Potrei continuare ma, in definitiva, questa è una storia che va letta ed apprezzata soggettivamente, penso che ognuno possa cogliere sfumature diverse ed anzi, se l’avete già letta o avete intenzione di leggerla, vi invito a condividere con me tutte le sfumature che avete colto e che magari io ho tralasciato. Ma va letta. E se non la leggete… L’anatema dell’Awesomeness si abbatterà su di voi.
Oh, vi ho avvisato!

Alla prossima!

L’Anatema dell’Awesomeness.

Se pensate di essere giunti su un blog di critica fanfiction avete ragione, in parte.

Ragazzi miei, l’idea è nata da un’attenta riflessione antropologica. (E comunque io sono una cagacazzi, proprio non riesco a stare zitta.). C’è profondo degrado nei fandoms. Lo so, lo so, calmatevi: lo so che non ho fatto questa grande scoperta. Lo so che, come da immagine testata e logo, sono la prima a seguire una serie delle più gettonate tra minchioni e bimbominkia, oh, lo so.

Lo so che già questa serie è demenziale ed idiota al limite dell’assurdo… Quindi perché renderla ancora più nonsense? Mi spiego: l’idea della personificazione delle nazioni (sembra una tecnica ninja di Naruto!) è davvero molto carina e, fortunatamente, anime e manga a parte, si può sviluppare davvero bene visto e considerato che la storiografia ci mette a disposizioni milioni di idee. Il punto è questo: la storia NON è quella insegnata da Axis Powers: Hetalia!.

Chiariamo questo punto: Hetalia non ha nulla a che vedere con la storia. Quindi, se lontanamente avesse idea di scrivere qualcosa su questa serie, armatevi di libro (Wikipedia NON è una fonte attendibile. Io stessa continuo a litigare con Wikipedia perché partorisce grossi svarioni.). Questo ci porta automaticamente ad un altro punto: “Oh, ma io non voglio scrivere qualcosa di storico.” Ok, allora sei automaticamente costretto a scrivere un'”AU”. (Che so’ validissime pure queste se trattate bene. Voglio dire: se mi mantieni i personaggi IC, l’AU può essere bellissima. Se me li rendi OOC, mi chiedo perché, a questo punto, tu non abbia scritto un’Originale… Ma questo è un argomento cui discuterò in seguito.). Non puoi scrivere sulle nazioni senza metterci almeno una ‘ntecchia (= “un po’.” – letteralmente: “una lenticchia”. Vogliate scusarmi, ogni tanto la mia essenza di campagnola prende il sopravvento.) di vicenda storica. Non lo accetto, Maria. Chiudo la fanfiction. 

I fluff ed i Missing Moment sono carinissimi, ma devono restare questo. A rega’ se parlate di nazioni a caso che fornicano e/o litigano, qui ci scappa l’incidente diplomatico, ve lo dico.

Ma che palle, a te non va bene niente? No, certo. Anzi, vi farò due veloci esempi pratici di cosa, SOGGETTIVAMENTE parlando, intendo.

C’è bisogno che come esempio dell’AU perfetta, vi nomini “L’Appartamento Spagnolo” di becky (pubblicata su EFP.)? E se non l’avete letta, l’anatema dell’Awesomeness si abbatterà su di voi.

Recentemente, inoltre, ho scoperto una delle fanfiction più belle e più rivalutanti verso l’anime mai scritta. (Sì, perché le fanfiction ben scritte, aiutano a rivalutare la serie. Uno strano fenomeno che avviene per Axis Powers: Hetalia! e poche altre, demenzialissime, opere.), completamente IC e Canon. Sto parlando de “Il miele sul bicchiere” di _Frame_ (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2802177), proprio quella che recensirò nel prossimo post.
Pensavate partissi a sparare acidate? No, troppo ovvio. Io inizio con una recensione positiva.

Alla prossima!